L’olio di CBD sta guadagnando rapidamente popolarità come antidolorifico naturale alternativo ai farmaci tradizionali; è un prodotto particolarmente promettente poiché non provoca effetti intossicanti e presenta un rischio nettamente inferiore di effetti collaterali rispetto ai comuni farmaci antidolorifici.
Disclaimer: Le informazioni contenute in questo articolo si basano su studi scientifici e ricerche esistenti, e sono fornite a scopo puramente informativo. Tuttavia, non costituiscono consulenza medica. Prima di assumere l’olio di CBD o qualsiasi altro integratore, si consiglia di consultare un medico, specialmente in presenza di condizioni mediche preesistenti o in caso di assunzione di altri farmaci. L’uso del CBD può avere effetti diversi su ciascun individuo e non sostituisce trattamenti medici o farmaci prescritti.
In questo articolo:
- Come l’olio CBD può aiutare a ridurre il dolore?
- Quali tipi di dolore può alleviare il CBD?
- Olio di CBD antidolorifico: quante gocce?
- Quanto tempo dura l’effetto dell’olio di CBD?
- Olio di CBD antidolorifico: Costo
CBD sta per Cannabidiolo
Il CBD è uno degli oltre 100 composti presenti nella canapa, conosciuti come cannabinoidi.
A differenza di altri cannabinoidi come il tetraidrocannabinolo (THC), il CBD non provoca un effetto euforico o “sballo”. Questo perché il CBD agisce su recettori diversi rispetto al THC.
Il corpo umano è dotato di un sistema endocannabinoide (SEC) che riceve e interpreta i segnali provenienti dai cannabinoidi. Inoltre, il corpo produce i propri cannabinoidi, noti come endocannabinoidi. Il SEC svolge un ruolo importante nella regolazione di funzioni come il sonno, la risposta immunitaria e la percezione del dolore.
Quando il THC entra nel corpo, genera una sensazione di “sballo” interagendo con i recettori endocannabinoidi nel cervello. Questo processo attiva il sistema di ricompensa del cervello, rilasciando sostanze chimiche legate al piacere, come la dopamina.
Il CBD è un composto completamente diverso dal THC, e i suoi effetti sono piuttosto complessi.
Non provoca uno “sballo” né compromette le capacità funzionali di una persona, ma agisce influenzando il corpo a utilizzare i propri endocannabinoidi in modo più efficiente.
Come l’Olio CBD può aiutare a ridurre il dolore ?
Secondo uno studio del 2015 pubblicato su Neurotherapeutics, il CBD interagisce con molti sistemi recettoriali nel nostro corpo e influisce sull’Sistema Endocannabinoide in combinazione con altri cannabinoidi.
Ad esempio, il CBD può aumentare i livelli di anandamide nel corpo, un composto che regola la percezione del dolore, contribuendo così a ridurre il dolore e a migliorare l’umore.
Inoltre, il cannabidiolo può limitare l’infiammazione nel cervello e nel sistema nervoso, offrendo potenziali benefici a chi soffre di dolore, insonnia e specifiche reazioni del sistema immunitario.
Quali tipi di dolore può alleviare il CBD?
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia del CBD nel trattamento di diverse forme di dolore, sia cronico che acuto, rendendolo una soluzione promettente per chi soffre di disturbi dolorosi a lungo termine.
L’olio di CBD può quindi aiutare a ridurre il dolore cronico, il dolore neuropatico, i dolori muscolari e articolari, e può essere efficace per il dolore mestruale.
Sulla base delle ricerche compiute, ecco alcuni possibili impieghi dell’olio di CBD per contrastare il dolore:
Olio CBD per il dolore cronico
Il dolore cronico è una condizione persistente che può durare oltre sei mesi e, in alcuni casi, persino anni, influenzando negativamente la qualità della vita di chi ne soffre. Può derivare da condizioni come l’artrite, la fibromialgia, lesioni nervose o altre patologie sottostanti. Tradizionalmente, i trattamenti per il dolore cronico si basano su farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), oppioidi e altri analgesici, ma questi possono comportare effetti collaterali significativi e rischi di dipendenza. In questo contesto, il CBD (cannabidiolo) si sta affermando come un’alternativa naturale promettente per la gestione del dolore cronico.
Studi recenti dimostrano che il CBD può ridurre il dolore cronico in una percentuale variabile dal 43 al 66% nei partecipanti, migliorando significativamente non solo la percezione del dolore, ma anche la qualità del sonno e il benessere generale. La percentuale di riduzione del dolore è particolarmente significativa per pazienti con fibromialgia, una sindrome caratterizzata da dolore diffuso e cronico.
In un sondaggio del 2021, il 72% dei pazienti con fibromialgia ha riportato un miglioramento sostanziale utilizzando il CBD come alternativa ai farmaci convenzionali come i FANS, gli oppioidi e le benzodiazepine.
Quello che emerge dagli ultimi studi:
Effetti del CBD sul dolore cronico: Il CBD ha mostrato potenziale come trattamento per il dolore cronico, incluso quello neuropatico e infiammatorio, fermo restando che la sua efficacia varia a seconda delle condizioni specifiche e delle dosi utilizzate (Urits et al., 2020).
Riduzione dell’uso di oppioidi: Uno studio ha rilevato che l’aggiunta di un estratto ricco di CBD al regime terapeutico di pazienti con dolore cronico ha portato a una riduzione significativa dell’uso di oppioidi, migliorando la qualità della vita dei pazienti (Capano et al., 2019).
Benefici nella neuropatia periferica: Uno studio ha mostrato che l’applicazione topica di olio di CBD ha migliorato significativamente il dolore e altre sensazioni sgradevoli nei pazienti con neuropatia periferica senza effetti collaterali significativi (Xu et al., 2019).
Limiti dell’evidenza: Nonostante il crescente interesse, molte delle prove attuali sull’efficacia dell’olio di CBD per il dolore cronico sono ancora limitate. La variabilità nella qualità dei prodotti e la mancanza di studi clinici ben controllati rappresentano una sfida significativa (Svensson, 2020).
Olio di CBD per artrite, dolori articolari e infiammazioni
Il CBD si rivela particolarmente efficace nel trattamento dei dolori articolari, inclusi quelli derivanti da condizioni infiammatorie croniche come l’artrite. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie naturali, il CBD è in grado di ridurre significativamente l’infiammazione presente nelle articolazioni, alleviando così il dolore e migliorando la qualità della vita di coloro che soffrono di problemi articolari.
Come agisce il CBD sull’infiammazione?
Studi condotti in Italia e all’estero mostrano come il CBD possa inibire la produzione di citochine, molecole infiammatorie coinvolte in condizioni come l’artrite. L’uso di CBD ha portato a una significativa riduzione dei sintomi dolorosi e del consumo di farmaci antinfiammatori, con miglioramenti osservati fino all’83% dei partecipanti in alcuni studi clinici.
Oltre a ridurre l’infiammazione, il CBD contribuisce anche a migliorare la mobilità e la flessibilità delle articolazioni, favorendo una maggiore libertà di movimento. Questo rende l’olio CBD una scelta sempre più popolare e apprezzata tra le persone che soffrono di disturbi articolari cronici e che cercano soluzioni naturali e non invasive per gestire il dolore e migliorare la funzionalità delle articolazioni.
Quello che emerge dagli ultimi studi:
Riduzione del dolore e dell’infiammazione nell’osteoartrite: Uno studio ha dimostrato che il CBD somministrato localmente ha ridotto significativamente l’infiammazione e i comportamenti legati al dolore nei ratti con artrite. L’applicazione transdermica di CBD ha attenuato l’infiammazione articolare e ridotto i sintomi di dolore senza causare effetti collaterali significativi (Hammell et al., 2016).
Prevenzione del dolore e del danno nervoso nell’artrite: In un modello animale di osteoartrite, il trattamento con CBD ha prevenuto lo sviluppo di dolore e danni ai nervi, suggerendo un potenziale neuroprotettivo del CBD nel trattamento delle patologie articolari degenerative (Philpott et al., 2017).
Effetti sulla sinovite e l’artrite reumatoide: Il CBD ha dimostrato di ridurre la sinovite e i sintomi dell’artrite reumatoide in modelli animali, agendo attraverso meccanismi anti-infiammatori indipendenti dai recettori cannabinoidi. Questo suggerisce che il CBD potrebbe essere un trattamento efficace per ridurre l’infiammazione e il dolore associati a malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide (Lowin et al., 2019).
Efficacia nel trattamento del dolore da osteoartrite nei cani: Un trial randomizzato su cani con osteoartrite ha mostrato che il CBD ha ridotto significativamente il dolore e migliorato la mobilità. Questo studio supporta ulteriormente il potenziale terapeutico del CBD nel trattamento del dolore articolare legato all’osteoartrite, suggerendo l’utilità di studi simili negli esseri umani (Halpert et al., 2020).
CBD per l’artrite delle mani e l’artrite psoriasica: Uno studio clinico randomizzato, controllato con placebo, ha esaminato l’efficacia del CBD per il trattamento del dolore da artrite alle mani e dell’artrite psoriasica. Nonostante le alte aspettative, lo studio non ha rilevato differenze significative nel dolore tra il gruppo trattato con CBD e il gruppo placebo, suggerendo che l’efficacia del CBD può variare a seconda delle condizioni e della dose (Vela et al., 2021).
Olio CBD per il dolore neuropatico
Il dolore neuropatico, causato da danni ai nervi, può essere debilitante e difficile da trattare.
È comune in patologie come la sclerosi multipla, in lesioni come l’ernia del disco e in infezioni come il fuoco di Sant’Antonio.
L’olio CBD offre un’alternativa alle terapie farmacologiche tradizionali, come dimostrato in studi sull’utilizzo di Sativex, uno spray a base di CBD approvato in Canada e Inghilterra.
L’applicazione di CBD ha mostrato una riduzione significativa del dolore e un miglioramento della qualità del sonno nei pazienti.
Quello che emerge dagli ultimi studi:
Sollievo sintomatico della neuropatia periferica: Uno studio ha mostrato che l’applicazione topica di olio di CBD ha portato a un miglioramento significativo nel dolore e nelle sensazioni sgradevoli nei pazienti con neuropatia periferica. I partecipanti che hanno utilizzato l’olio di CBD hanno riportato una riduzione del dolore intenso, acuto, freddo e delle sensazioni di prurito rispetto al gruppo placebo (Xu et al., 2019).
Effetti antiallodinici e ansiolitici del CBD: Un altro studio ha rilevato che il trattamento sistemico con CBD in modelli di dolore neuropatico ha invertito l’allodinia meccanica e termica (cioè la sensazione dolorosa indotta da stimoli normalmente non dolorosi) e ha ridotto i comportamenti ansiosi. Questo effetto sembra essere mediato dai recettori CB1 e TRPV1 (Silva-Cardoso et al., 2021).
Efficacia del CBD in combinazione con THC: Un altro studio ha dimostrato che uno spray oromucosale di THC/CBD ha ridotto efficacemente il dolore neuropatico nei pazienti con sclerosi multipla, migliorando anche la qualità del sonno. Tuttavia, lo studio ha avuto risultati contrastanti, con un effetto significativo in alcune fasi dello studio, ma non in altre (Langford et al., 2013).
Modulazione della trasmissione serotonergica e riduzione dell’allodinia: Il CBD ha mostrato la capacità di modulare la trasmissione della serotonina e di ridurre l’allodinia meccanica e il comportamento ansiogeno in modelli di dolore neuropatico, suggerendo un potenziale uso del CBD nel trattamento del dolore neuropatico attraverso il sistema endocannabinoide (De Gregorio et al., 2018).
Olio CBD e sclerosi multipla
La sclerosi multipla (SM) è una condizione autoimmune che colpisce l’intero corpo attraverso i nervi e il cervello. Gli spasmi muscolari sono uno dei sintomi più comuni della SM e possono essere così intensi da causare dolore costante.
Uno studio ha rilevato che l’uso dell’olio di CBD potrebbe ridurre i livelli di spasmi muscolari percepiti.
I risultati dello studio sono modesti, ma molte persone hanno riportato una riduzione dei sintomi e numerose sono le testimonianze spontanee che arrivano ogni giorno di chi ha tratto importanti benefici dall’assunzione di olio CBD.
Quello che emerge dagli ultimi studi:
Inibizione della neurodegenerazione: I cannabinoidi sembrano offrire protezione neurodegenerativa nei modelli di sclerosi multipla, suggerendo che possano non solo alleviare i sintomi, ma anche rallentare la progressione della malattia (Pryce et al., 2003).
Sistema endocannabinoide e gestione dei sintomi: Il sistema endocannabinoide svolge un ruolo nella regolazione della spasticità e del dolore associati alla SM. Le prove suggeriscono che i cannabinoidi possono offrire un beneficio clinico significativo nella gestione di questi sintomi, anche se spesso associati a effetti psicoattivi indesiderati (Baker & Pryce, 2008).
Uso di cannabinoidi per spasticità e dolore: Studi clinici hanno dimostrato che il THC e il CBD, particolarmente sotto forma di spray oromucosale (es. Nabiximols), possono ridurre la spasticità e il dolore in pazienti con SM, migliorando anche la qualità della vita (Leussink et al., 2012).
Effetti immunomodulatori del CBD: Il CBD, un cannabinoide non psicoattivo, ha dimostrato di avere proprietà immunomodulatorie e anti-infiammatorie, che potrebbero essere utili nel trattamento della SM, anche se le evidenze cliniche sono ancora limitate e necessitano di ulteriori ricerche (Furgiuele et al., 2021).
Trattamento dei sintomi con cannabis: La cannabis e i suoi derivati hanno mostrato di essere efficaci nel migliorare vari sintomi della SM, come la spasticità, il dolore neuropatico e i tremori. Tuttavia, l’uso clinico è spesso limitato dagli effetti collaterali psicoattivi del THC (Haddad et al., 2022).
Olio CBD per dolore muscolare e post-allenamento
Molti atleti e persone attive utilizzano l’olio di CBD per alleviare il dolore muscolare e accelerare il recupero post-allenamento. Le proprietà anti-infiammatorie del CBD possono ridurre il gonfiore e migliorare la guarigione muscolare, rivelandosi un alleato prezioso per gli sportivi.
Quello che emerge dagli ultimi studi:
Impatto su marker di danno muscolare: Uno studio ha mostrato che il CBD può ridurre i marker di danno muscolare come la creatina chinasi (CK) e la mioglobina, suggerendo un potenziale beneficio nel recupero muscolare post-esercizio (Isenmann et al., 2020).
Effetti sulla percezione del dolore muscolare: Uno studio ha valutato l’uso di olio di CBD per ridurre il dolore muscolare indotto dall’esercizio fisico. I risultati hanno mostrato che i partecipanti che hanno utilizzato il CBD hanno riportato una significativa riduzione della percezione del dolore muscolare, con un ritorno ai livelli pre-esercizio più rapido rispetto ai gruppi di controllo (Hatchett et al., 2020).
Impatto sull’infiammazione e la rigenerazione muscolare: La ricerca ha indicato che il CBD potrebbe influenzare positivamente l’infiammazione e i processi di rigenerazione muscolare. In particolare, è stato osservato che il CBD riduce i marker infiammatori e può migliorare la rigenerazione delle cellule muscolari nei modelli animali e umani (Schouten et al., 2022).
Effetti sulla forza e sul recupero post-allenamento: In uno studio su atleti ben allenati, la supplementazione con CBD non ha mostrato effetti significativi sulla riduzione dell’infiammazione o sul miglioramento delle prestazioni dopo un esercizio fisico intenso. Tuttavia, ci sono stati piccoli ma significativi effetti sul recupero della forza dopo 72 ore (Isenmann et al., 2020).
Olio CBD per il dolore mestruale
Molte donne trovano sollievo dall’uso del CBD per gestire i dolori mestruali. Le proprietà anti-spasmodiche del CBD possono ridurre i crampi e il disagio associato al ciclo mestruale.
Quello che emerge dagli ultimi studi:
Effetto comparativo del CBD contro l’ibuprofene: Uno studio ha valutato l’efficacia del CBD rispetto all’ibuprofene nel trattamento del dolore mestruale. I risultati preliminari hanno indicato che il CBD potrebbe essere altrettanto efficace quanto l’ibuprofene nel ridurre il dolore associato alla dismenorrea, con il vantaggio di avere meno effetti collaterali rispetto ai FANS (Mohan, 2022).
Sicurezza e tollerabilità del CBD: Un altro studio ha esplorato la sicurezza e l’efficacia dell’olio di CBD arricchito per alleviare i sintomi legati alla dismenorrea. Sebbene i risultati siano stati preliminari, hanno suggerito che il CBD è sicuro e ben tollerato, con una riduzione significativa del dolore mestruale riportato dai partecipanti (Palmieri et al., 2017).
Potenziale di riduzione del dolore mestruale: In un’osservazione preliminare, l’uso di un prodotto combinato contenente CBD, olio di wintergreen e altri componenti naturali ha mostrato un notevole sollievo dal dolore mestruale in un gruppo di donne, suggerendo che il CBD potrebbe essere efficace nel ridurre i crampi mestruali e migliorare i sintomi della dismenorrea (Jain & Dsouza, 2023).
Olio di CBD antidolorifico: quante gocce?
Il dosaggio del CBD può variare a seconda del tipo di dolore, della gravità della condizione e delle sensibilità personali; ma quindi quante gocce di olio di CBD assumere per lenire i dolori?
È generalmente consigliabile iniziare con una dose bassa e aumentare gradualmente fino a trovare la quantità ottimale per la persona interessata. Ad esempio, chi soffre di dolore cronico potrebbe richiedere dosi più elevate rispetto a chi lo utilizza per dolori muscolari post-allenamento.
Linea guida generali:
- Inizio: Per la maggior parte delle persone, iniziare con una dose bassa di 10-20 mg di CBD al giorno è un buon punto di partenza. Questo potrebbe corrispondere a circa 5-10 gocce, a seconda della concentrazione dell’olio (vedere tabella a seguire).
- Aumento graduale: Se non si avvertono benefici significativi, la dose può essere aumentata gradualmente ogni 3-4 giorni fino a raggiungere l’effetto desiderato.
- Mantenimento: Una volta trovata la dose efficace, mantenerla e monitorare l’effetto nel tempo.
Dose di partenza tradotta in gocce di olio CBD, in base alla concentrazione:
- Olio CBD 3%:
5 mg = 3-4 gocce;
10 mg = 7 gocce. - Olio CBD 10%:
5 mg = 1 goccia;
10 mg = 2 gocce. - Olio CBD 15%:
5 mg = 1 goccia;
10 mg = 1-2 gocce.
Modalità di assunzione del CBD
Esistono diverse modalità di assunzione del CBD, ognuna con i propri vantaggi. Le gocce sublinguali sono una delle forme più comuni, poiché il CBD viene assorbito rapidamente attraverso i tessuti sotto la lingua. Le capsule di CBD offrono una dose pre-misurata e sono comode per chi preferisce evitare il sapore dell’olio.
L’uso topico è particolarmente indicato per trattare il dolore localizzato.
Il CBD può interagire con altri farmaci?
Sì, il CBD può interagire con alcuni farmaci, alterandone l’efficacia.
È bene consultare un medico prima di iniziare a usare il CBD se si assumono altri farmaci, se si soffre di malattie croniche o si è in stato di gravidanza o allattamento.
Quanto tempo dura l’effetto dell’olio di CBD?
La durata dell’effetto dell’olio di CBD può variare a seconda di diversi fattori, tra cui il metodo di assunzione, la dose, il metabolismo individuale e la condizione trattata.
In media, gli effetti dell’olio di CBD possono durare da 4 a 6 ore, con variazioni a seconda del metodo di somministrazione e di altri fattori individuali:
Metodo di somministrazione:
- Sublinguale (sotto la lingua): Quando l’olio di CBD viene assunto sotto la lingua, l’assorbimento è rapido e gli effetti possono iniziare entro 15-30 minuti. La durata degli effetti può variare da 4 a 6 ore.
- Ingestione orale (capsule o alimenti): Se ingerito, il CBD deve passare attraverso il sistema digestivo, quindi l’insorgenza degli effetti può richiedere 1-2 ore. Gli effetti possono durare da 6 a 8 ore.
- Applicazione topica: Quando applicato sulla pelle, il CBD agisce localmente e gli effetti possono durare diverse ore, a seconda della quantità applicata e della gravità della condizione trattata.
Olio di CBD antidolorifico: Costo
Il costo dell’olio di CBD può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la concentrazione di CBD, la qualità del prodotto, il marchio, il volume della confezione e la regione in cui viene acquistato.
Basso dosaggio (circa 300 mg di CBD in 10 ml): 300 mg: 3% di CBD | Il prezzo può andare dai 20 ai 40 euro per una bottiglia da 10 ml. ( Quantum 3 : 25€ ) |
Medio dosaggio (circa 600-1000 mg di CBD in 10 ml): 600 mg: 6% di CBD 1000 mg: 10% di CBD | Il costo può oscillare tra i 40 e i 60 euro per una bottiglia da 10 ml. ( Quantum 10 : 45€ ) |
Alto dosaggio (oltre 1000 mg di CBD in 10 ml): 1500 mg: 15% di CBD 2000 mg: 20% di CBD | I prezzi possono superare i 60 euro e arrivare fino a 150 euro per una bottiglia da 10 ml. ( Quantum 15 : 60€ ) |
Prima di acquistare un Olio CBD, è consigliabile verificare la provenienza del CBD, la trasparenza dell’azienda riguardo ai test di laboratorio e la reputazione del marchio per garantire che stai ottenendo un prodotto sicuro ed efficace!