Se ti è mai capitato di assumere CBD e poi metterti alla guida, è probabile che ti sia venuto spontaneo chiederti: “Se assumo CBD posso guidare? È sicuro farlo, oppure rischio qualcosa?“.
In questo articolo affrontiamo l’argomento e ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere, in modo semplice e chiaro.
Disclaimer: Le informazioni contenute in questo articolo si basano su studi scientifici e ricerche esistenti, non intendono in alcun modo promuovere l’uso del prodotto in modalità non conformi alle normative vigenti, e sono fornite a scopo puramente informativo. Non costituiscono consulenza medica. Prima di assumere l’olio di CBD o qualsiasi altro integratore, si consiglia di consultare un medico, specialmente in presenza di condizioni mediche preesistenti o in caso di assunzione di altri farmaci.
Il CBD è sicuro per la guida?
Le ricerche hanno dato risultati positivi: assumere CBD puro non compromette la tua capacità di guida.
Studi scientifici hanno dimostrato che il CBD, anche in dosi elevate come 1500 mg, non influisce negativamente sulle prestazioni alla guida o sulle funzioni cognitive. Come saprai, infatti, il CBD non provoca quella sensazione di “sballo” associata al THC, il composto psicoattivo della cannabis (ne parliamo tra poco).
In simulazioni di guida, durante gli studi, chi aveva assunto CBD ha mantenuto la corsia e rispettato le regole della strada tanto quanto chi aveva assunto un placebo (Arkell et al., 2020).
In definitiva, il CBD, assunto da solo, non sembra rappresentare alcun rischio né per te né per gli altri automobilisti; al contrario, potrebbe persino favorire un maggiore senso di calma al volante, aiutando a ridurre lo stress e a gestire meglio la famigerata “road rage“ (comportamento aggressivo o violento alla guida, scatenato da stress o frustrazione, che si manifesta con insulti, gesti offensivi, manovre pericolose o, nei casi estremi, scontri fisici).
Come per qualsiasi sostanza o integratore, per scrupolo è comunque consigliabile non mettersi alla guida dopo aver assunto CBD per la prima volta. Questo ti permette di osservare come il tuo corpo reagisce e di verificare se ci sono effetti collaterali che potrebbero influire sulla tua concentrazione o capacità di guida.
Attenzione ai prodotti che contengano (troppo) THC
Come anticipato poco fa, le cose possono cambiare quando il CBD è combinato con il THC.
Questo composto, spesso presente nei prodotti a base di cannabis, può influenzare negativamente le tue funzioni cognitive e motorie (compromettendo abilità quali il mantenimento della corsia e il tempo di reazione), e anche se il CBD non annulla gli effetti del THC, può mascherarli, facendoti sentire più “lucido” di quanto tu non sia in realtà. Questo potrebbe portarti a sottovalutare il rischio di guidare.
La buona notizia è che i livelli di THC contenuti in prodotti ottenuti da canapa legale (cannabis light con meno del 0,3% di THC) sono così bassi da non provocare livelli significativi di THC nel sangue e non influenzano quindi la capacità di guida (Gelmi et al., 2021).
Quindi, come spesso abbiamo ripetuto nei nostri articoli, per garantire la sicurezza è fondamentale acquistare CBD da marchi affidabili che collaborano con produttori certificati. Questo assicura che i livelli di THC siano conformi alla legge e che il prodotto sia sicuro per l’uso quotidiano, anche prima di mettersi alla guida.
Nota:
In Italia, la normativa prevede controlli stradali con test salivari per rilevare il THC, il composto psicoattivo della cannabis. Il THC può compromettere la guida e i test possono individuare tracce anche giorni dopo l’uso. Tuttavia, i test salivari presentano criticità, come l’eccessiva sensibilità, che può portare a falsi positivi anche per esposizione passiva o per l’uso di prodotti a base di CBD contenenti tracce di THC. Sebbene il CBD non sia psicoattivo, la qualità dei prodotti è essenziale per evitare problemi.
È necessaria una revisione normativa per bilanciare sicurezza stradale e diritti dei consumatori.
Posso viaggiare con il CBD?
Appurato che il CBD non compromette la capacità di guida, la prossima domanda che potresti porti è:
Viaggiare con prodotti a base di CBD è possibile? Posso portare CBD in aereo?
La domanda è lecita, soprattutto se intendi affrontare viaggi internazionali, poichè le regole variano da Paese a Paese.
Prima di mettere in valigia il tuo olio CBD, è importante fare le dovute considerazioni:
- Verifica la legalità del CBD nella tua destinazione: In molti Paesi, il CBD è legale solo se privo di THC o con una percentuale inferiore allo 0,2-0,3%.
In altri, il possesso di qualsiasi prodotto derivato dalla cannabis può comportare severe conseguenze legali. Ad esempio, in alcune nazioni asiatiche o mediorientali, le leggi sulla cannabis sono molto rigide. - Controlla le normative locali: Anche all’interno dell’Unione Europea o degli Stati Uniti, le regole possono cambiare da regione a regione. Prima di partire, informati sulle normative specifiche della tua destinazione.
- Conserva la documentazione del prodotto: Porta con te l’etichetta o la confezione originale, che mostra chiaramente la composizione del prodotto e il contenuto di THC. Questo potrebbe essere decisamente utile in caso di controlli doganali.
Olio di CBD in aereo
Portare l’olio di CBD in aereo è possibile, ma ci sono alcune regole da rispettare per evitare problemi durante i controlli aeroportuali:
- Rispetta i limiti sul contenuto di THC: La maggior parte delle compagnie aeree e degli aeroporti consentono il trasporto di prodotti a base di CBD solo se privi di THC o con livelli inferiori allo 0,2-0,3%. Leggi attentamente l’etichetta prima di partire.
- Conserva il prodotto nel bagaglio a mano: Gli oli di CBD sono considerati liquidi, quindi devono essere trasportati in contenitori da massimo 100 ml e inseriti nella classica busta trasparente insieme agli altri liquidi. Questo è particolarmente importante per evitare che il prodotto venga confiscato ai controlli di sicurezza.
- Porta documentazione aggiuntiva: È consigliabile avere con te una copia della prescrizione (se applicabile) o un certificato che attesti che il prodotto è legale e non contiene THC. Questo può tranquillizzare gli addetti alla sicurezza in caso di perplessità.
- Informati sulle regole della destinazione: Anche se riesci a portare il CBD sull’aereo, assicurati che sia consentito nella tua destinazione. Alcuni Paesi potrebbero confiscare il prodotto o, nei casi più estremi, applicare sanzioni.
In caso di dubbi, opta per prodotti certificati con THC non rilevabile (ad esempio, sotto lo 0,01%) e porta con te tutta la documentazione necessaria.
In questo modo, potrai goderti il viaggio senza sorprese spiacevoli!