Oggi, da alcune statistiche, è emerso che sono circa 147 milioni i consumatori di canapa nel mondo, concentrati soprattutto nella fascia di età dei giovani dai 15 ai 25 anni.
Nel corso degli anni, la canapa è stata considerata una pianta utilizzata prettamente per uso medico.
Nonostante ciò, alcuni la utilizzano per usi industriali, altri invece per scopi ricreativi.
Ma allora perché la coltivazione di questa pianta è stata addirittura proibita? Andiamo a scoprire insieme i falsi miti che circolano sul conto della canapa.
La canapa è illegale?
Come molti di voi già sapranno, la canapa in Italia è legale poiché è utilizzata soprattutto per alleviare i dolori e problematiche relative ad alcune gravi malattie.
La canapa legale presenta un basso contenuto di THC (ovvero il principio attivo inebriante e proibito per legge) ma è ricca di CBD (cannabidiolo).
Da molteplici ricerche e studi è emerso che il CBD svolge numerosi effetti positivi sulla salute dell’individuo come ad esempio effetti rilassanti, antinfiammatori e antidepressivi:
- riduce le infiammazioni grazie alla stimolazione di determinati recettori e agisce attraverso una serie di percorsi diversi, bloccando il processo infiammatorio in diversi punti, a differenza dei farmaci antinfiammatori tipici come l’aspirina, che inibiscono un solo enzima;
- riduce i dolori dovuti ad infiammazioni a livello dell’apparato digerente come ulcere, gastriti o Morbo di Chron;
- è utile anche per le persone che si sottopongono a chemioterapia, soprattutto per alleviare i sintomi come vomito e nausea;
- ha importanti effetti rilassanti sul cervello ed infatti è molto utile a persone che soffrono di ansia o di depressione acuta oltre ad alleviare i disturbi causati dalla schizofrenia.
La canapa serve solo per essere fumata?
La Canapa rappresenta una risorsa naturale impareggiabile e, nonostante sia stata sottostimata e sottovalutata a causa del proibizionismo, fortunatamente oggi è possibile coltivarla per moltissimi scopi.
Tra i principali abbiamo:
Canapa per uso fitoterapico
Come già accennato precedentemente la canapa è una pianta utilizzata prettamente in ambito medico e può essere utilizzata come antinfiammatorio o antidolorifico per calmare il dolore causato dalle malattie più gravi.
Canapa per uso alimentare
Due importanti prodotti, usati in ambito alimentare, ricavati dalla Canapa sono i semi di canapa e l’olio di Canapa.
I semi di Canapa sono essenziali per tutte quelle persone che soffrono di colesterolo alto, asma, sinusite e sono molto importanti soprattutto per quanto riguarda la sintesi delle proteine presenti all’interno del nostro organismo.
L’olio di Canapa invece è essenziale per prevenire le malattie dell’apparato cardiocircolatorio.
Canapa per produzione di tessuti
Rispetto al cotone, la Canapa è considerata una pianta alquanto produttiva soprattutto per quanto riguarda le fibre tessili.
Uno dei principali vantaggi ottenuti dalla lavorazione della canapa riguarda il fatto che non vengono utilizzati né fertilizzanti né pesticidi.
Canapa per produrre carta
Con la parte più dura e resistente della canapa si può ricavare la carta, dalla quale si realizzano fogli molto sottili ma anche resistenti proprio come il cartone.
Canapa per l’edilizia
Con la canapa è possibile realizzare tavole di legno molto robuste e flessibili, utilizzate nel settore dell’edilizia; è inoltre possibile ottenere materiali per muri e pavimenti.
Canapa per uso cosmetico
Gli usi che si possono fare della canapa sono veramente molti e uno dei più curiosi riguarda la produzione di cosmetici, ottimi per prevenire gli inestetismi della pelle oppure l’invecchiamento.
Questo perché la canapa presenta caratteristiche naturali, antinfiammatorie e rigeneranti che arrivano a nutrire anche le cellule della pelle.
Quali sono le credenze da sfatare sull’uso della canapa?
Nonostante finora abbiamo parlato di tutti gli effetti e degli usi che si possono ottenere dalla lavorazione della canapa, molto spesso ci si imbatte in moltissimi falsi miti e credenze che è opportuno sfatare.
Il primo grande falso mito che bisognerebbe eliminare del tutto è che la canapa crei dipendenza. Nonostante la voglia di calcare la mano sugli effetti negativi della cannabis difatti, non è ancora stata dimostrata scientificamente la presenza di una reazione chimica che causi dipendenza.
Ma andiamoli a vedere uno per uno e a spiegare le relative ragioni.
1) La Canapa distrugge le cellule del cervello
Sono stati svolti moltissimi studi a riguardo ed è emerso proprio il contrario: l’uso della Canapa permette la crescita e lo sviluppo di nuove cellule del cervello.
Oltre a ciò, sempre in riferimento agli studi svolti, è emerso che le persone colpite da ictus o i bambini che hanno subito danni al cervello causati dalla mancanza di ossigeno, guariscono molto più velocemente assumendo prodotti contenenti CBD.
Inoltre, i derivati della canapa sono usati anche come protezione da malattie degenerative come il morbo di Alzheimer e la sclerosi multipla.
2) La canapa fa perdere la memoria
Nonostante non siano state svolte ricerche a proposito e non ci siano quindi prove che confermino questa informazione, si legge spesso che l’utilizzo della canapa potrebbe portare alla perdita della memoria a breve termine.
In realtà tutti i soggetti che fanno uso di canapa non riscontrano questa tipologia di problema ma presentano solo una limitata capacità a ricordare alcune informazioni, e ciò solo durante la fase immediatamente successiva all’assunzione di THC. Dopodiché tutto torna come prima.
3) La Canapa provoca l’insorgenza del tumore
Questo mito è assolutamente da sfatare in quanto nella canapa ci sono degli elementi dotati di potenti proprietà antitumorali e dunque è al momento impossibile affermare che l’uso della Canapa possa causare un tumore.
Piuttosto, se assunta sotto forma di combustione, potrebbe causare irritazione della vie respiratorie, soprattutto ai soggetti già predisposti.
4) L’uso della Canapa provoca un indebolimento del sistema immunitario
Da alcuni studi è emerso che un uso eccessivo di Canapa potrebbe comportare degli effetti immunosoppressivi.
Infatti, nel momento in cui un soggetto ne fa un uso molto intenso, tale effetto interferisce sul fegato, in particolar modo su alcune cellule denominate Macrofagi.
Bisogna però sottolineare che tale effetto immunosoppressivo dura per poco tempo e svanisce velocemente. Inoltre è emerso da ulteriori studi che l’uso della Canapa potrebbe portare ad uno sviluppo di varie forme di immunizzazione ed è certo che i fitocannabinoidi siano un sostegno indispensabile per il Sistema Endocannabinoide e, quindi, anche per il sistema immunitario in generale.
5) Fare uso di Canapa è come fumare 20 sigarette
Anche questa è una falsa credenza, in quanto il fumo derivato dalla combustione di tabacco risulta essere il più dannoso per i polmoni e per le vie respiratorie.
Del resto, tutte le piante assunte tramite combustione possono irritare l’apparato, ragion per cui, il miglior modo per assumere la Canapa è la vaporizzazione o l’ingerimento.
6) Il consumo della Canapa favorisce il passaggio alle droghe pesanti
La canapa viene spesso considerata una porta d’ingresso verso altre sostanze psicotiche pesanti, come la cocaina o l’eroina.
L’idea parte dall’osservazione che le persone che usano sostanze “ricreative” spesso iniziano facendo uso di cannabis.
Tuttavia, non ci sono prove a sostegno di queste affermazioni. Anche se molte persone hanno fatto uso di cannabis prima di passare ad altre sostanze, questo non prova assolutamente che l’uso di cannabis induca ad assumere droghe pesanti, anzi la cannabis viene utilizzata con successo proprio nei processi di disintossicazione.
Uno studio Trust Source del 2012 menziona che in Giappone, dove la canapa non è così accessibile come negli Stati Uniti, l’83,2% dei consumatori di droghe pesanti non ha fatto uso di cannabis in precedenza.
7) La canapa provoca problemi ormonali
Negli anni ‘70 alcuni studi hanno avanzato l’ipotesi che l’uso e consumo di canapa comporti problemi riguardanti la regolazione ormonale, in particolare quella sessuale.
La scienza oggi ha smentito tutto ciò ed ha anzi affermato che il CBD ristabilisce l’equilibrio nel sistema endocrino ed endocannabinoide.
8) La canapa provoca l’insorgenza di malattie mentali
Un altro falso mito sulla canapa riguarda la presunta insorgenza di schizofrenia o altre malattie mentali nei soggetti che ne fanno uso, mentre è vero l’esatto opposto.
La comunità scientifica in tutto il mondo sta prestando grande attenzione alle continue scoperte sugli effetti benefici del CBD nel trattamento di malattie mentali come la depressione, il disturbo bipolare e l’epilessia.